Opera pittorica dedicata a Raffaele De Palma, detto Ralph, nato a Biccari nel 1882 ed emigrato all’età di 10 anni negli Usa.
Nell’opera sono sintetizzate le sue grandi imprese nel mondo delle corse automobilistiche alle quali prese parte dal 1908 al 1934, gareggiando con diverse scuderie come FIAT, Mercedes, Miller, Ballot, Packard e riuscendo a conquistare numerose vittorie e record.
Il muro sottostante alla scuola “Paolo Roseti” si estende in lunghezza presentando diversi punti di altezza, raggiungendo la superfice totale di 127 mq. Dopo accurata pulizia della superfice e aver riparato numerose fessure e lesioni si è passati alla preparazione del fondo, con fissativo e aggrappante e quindi bianco per esterni.
Come da bozza, il disegno preparativo dell’opera è diviso in tre parti, la prima parte da destra verso sinistra lunga all’incirca 15 metri con altezza media di 1 metro, presenta una citazione di Ralph De Palma, “La gente che viene da dove vengo io, non si arrende mai…”, incorniciata dalla classica bandiera a scacchi del mondo delle corse e inserita su fondo giallo/verde che riprendono i colori del Comune di Biccari.
Nella seconda parte, lunga circa 12 metri con altezza media di 2 metri, è raffigurata una scena delle corse dell’epoca, volutamente disegnata a “specchio” per esigenze tecniche e visive. Sullo stesso muro sono state applicate due bandiere e un tondo realizzate in resina ceramica dove, riprendendo i colori del murales, sono riportati i nomi degli autori e il titolo dell’opera pittorica.
La terza parte dell’opera, è la parte più grande, raggiunge infatti quasi 40 metri di lunghezza per 3 metri in media di altezza, ed è anche quella più rappresentativa del nostro Ralph De Palma. Al centro c’è il ritratto di Ralph De Palma incastonato in foglie d’alloro stilizzate e nell’oro, che rappresentano le sue tante vittorie, posizionato sulla grande bandiera a scacchi che sanciva la fine delle gare e la sua vittoria. Ai due lati del ritratto sono presenti due scene riprese direttamente da disegni originale dell’epoca, in particolare è rappresentato l’episodio forse più famoso del nostro pilota, De Palma infatti fu per milioni di emigrati italiani il primo “eroe dello sport”. L’episodio è quello relativo alla 500 Miglia di Indianapolis del 1912 quando, dopo aver guidato la corsa per 196 giri, a due giri dal termine incorse in un’avaria meccanica alla sua vettura; a questo punto, con l’aiuto del suo meccanico, De Palma spinse a mano l’auto fino alla linea del traguardo nel tentativo di potere in ogni caso essere classificato. L’altra scena lo vede raffigurato in uno dei tanti duelli alla guida della sua Mercedes nella Vanderbilt Cup Los Angeles del 1914. Nei due lati di queste due scene è presente il volto della Dea greca della velocità, Atalanta, che con il suo sguardo accompagna il nostro eroe nelle sue innumerevoli imprese. Tutto questo incorniciato in decorazioni che riprendono il mondo delle corse, anche moderne, con colorazioni bianche, rosse , nere e oro. L’opera è interamente disegnata e dipinta a mano, senza l’uso di episcopio e bombolette ma solo matita pennelli e colori. I colori per esterni utilizzati di nuova generazione, assicurano una lunga durata dell’opera.
Il murales è basato sulle bozze di Giuseppe Catalano che ha dipinto poi insieme ai suoi collaboratori, Anna De Girolamo, Silvio Borrelli, Ilaria Molle e Giulia Gadaleta.