Chi li aveva snobbati, con la pandemia è tornato ad apprezzarli. Piccoli borghi “anti assembramento”, dove vivere a ritmi meno serrati, con la sicurezza di aria pulita, invidiabili prodotti tipici che fanno rima con la genuinità delle persone che li abitano. E così anche i Comuni dei Monti Dauni hanno dato ulteriore impulso a quel trend che li vedeva in ascesa
In estate il turismo made in (provincia di) Foggia è senz’altro il Gargano, ma anche i borghi del Subappennino si stanno rivelando delle ottime alternative alle incantevoli spiagge. Innegabile che il Comune a muoversi meglio, ormai da anni, è quello di Biccari. Talmente attrattivo che il giovane sindaco, Gianfilippo Mignogna, ha dovuto mettere un freno all’impeto di turisti e forestieri.
Biccari al top
“Il modello ‘Pasquetta’, come lo ha ribattezzato il primo cittadino non si ripeterà: “Folla, picnic selvaggio e traffico da centro città all’ora di punta, da molto tempo non risponde alla nostra idea di fruizione turistica della montagna, ma oggi è diventato anche del tutto incompatibile con le esigenze di tutela dell’area Lago Pescara – Monte Cornacchia”. E così, arriva un’ordinanza ad hoc per poter godere di uno spettacolo della natura: nelle giornate festive è vietato totalmente il traffico veicolare nell’area di Lago Pescara. Attorno all’unico lago naturale dei Monti Dauni, in prossimità del punto più alto della Puglia, si sperimenta così un’oasi dove potersi riconciliare con la natura, un luogo ameno da poter raggiungere lentamente, a piedi, in bici, a cavallo. Un’area no-stress e free-smog, dedicata solo agli amanti autentici della montagna, dei boschi, dell’ambiente.

Le attrazioni
Insomma, una zona esclusiva, per tanti, ma non per tutti. Ovviamente sarà possibile raggiungere la Panchina Gigante, il Parco avventura e le tante altre aree attrezzate per i picnic presenti in montagna. Perché quell’area, proprio a cominciare da Daunia avventura, è un’attrazione turistica a modello familiare.
Un insieme di percorsi acrobatici in altezza con passaggi sospesi tra gli alberi o, in alcuni casi, anche su pali di legno o pareti di roccia. Attività ludico-sportive da compiere in completa autonomia, mettendo alla prova il proprio equilibrio, la velocità, la capacità di superare gli ostacoli, la voglia di avventura. A questo si aggiungono altre attività come trekking, orienteering, tiro con l’arco, Bike-Park e servizi quali camping. E non mancano esperienze singolari come “Bed&Tree” – per vivere l’esperienza di dormire in una casa di legno sull’albero immersa nel bosco – e le Bubble Room, con il comfort di una stanza di un hotel e la suggestione delle pareti e del soffitto trasparente per sentirsi completamente immersi nella natura.
Roseto Valfortore

Un’altra realtà che sta consolidando il suo lato green è Roseto Valfortore, che ha anche qualche abitante in più per merito del bando anti-spopolamento che incentiva il trasferimento nel piccolo borgo. La stagione di eventi si aprirà informalmente il 26 maggio, con la Festa per il patrono San Filippo Neri. Il lancio di pezzi di pane, formaggio e verdura con l’erogazione di latte e di vino da zampilli appositamente installati rappresenta il momento più caratteristico e suggestivo della festa patronale di Roseto Valfortore.
Ma non solo. Il borgo del miele e del tartufo ha da poco inaugurato un Percorso fitness, ovvero una palestra all’aperto per ogni target di allenamento, per continuare a offrire a chiunque vada a visitare il borgo sempre più servizi.
Una ulteriore offerta che si aggiunge all’originale esperienza del glamping: un’alternativa ideale per chi sceglie la vacanza nella natura alloggiando in una tenda allestita al pari di una stanza d’albergo. Viene così offerta la possibilità di dormire in una struttura sicuramente diversa dal solito, tra la tenda e il glamour, fatta con materiali ecocompatibili, immersa nella natura.
Le piscine tra i monti

La tenda glamour è a poche centinaia di metri dalla piscina “I Mulini”, un’oasi blu in mezzo al verde dei boschi, un angolo di piacere per allontanarsi dal caldo soffocante delle città del Foggiano nel periodo estivo.
A qualche chilometro di distanza c’è una realtà simile: il “Villaggio arancione”, come il nome della struttura polivalente comunale posta nel cuore di Alberona. Alla piscina, si affiancano il campo da calcetto e l’anfiteatro, tutti servizi pensati per animare la popolazione, che nel periodo estivo diventa molto più numerosa.
I tratturi dei sapori
Altra oasi felice e grande attrattiva, soprattutto a livello enogastronomico, è Orsara di Puglia. E già a metà maggio si parte con le iniziative legate a un’escursione naturalistica tra querce, rosa canina e asparagi per conoscere la biodiversità del territorio, legata anche alla presenza del vitigno autoctono del Tuccanese. “Il tratturo dei sapori” è il nuovo appuntamento promosso dal Comune di Orsara di Puglia, in collaborazione con la cooperativa sociale Ortovolante e le cantine Il Tuccanese, per valorizzare il turismo lento, per esplorare il patrimonio ambientale più da vicino, per vivere una mattinata a stretto contatto con la natura.

Il primo appuntamento è per domenica 15 maggio con partenza alle ore 9.00 presso la Grotta di San Michele (Fontana Nuova). Si tratta di una camminata con difficolta bassa, adatta anche ai bambini, che prevede un percorso di circa 3,5 km su strada asfaltata e sul vecchio tratturo che collegava Orsara di Puglia a Troia. La camminata nel bosco, caratterizzato dalla presenza di alberi di quercia, rosa canina, rovi e asparagi, si svolgerà in compagnia di Francesco De Pasquale, guida ambientale naturalistica di Ortovolante, che accompagnerà i visitatori lungo il sentiero, facendo scoprire il patrimonio verde immerso nel territorio di Orsara di Puglia. Al termine dell’escursione, sarà possibile effettuare anche un aperitivo panoramico in vigna presso “Il Tuccanese”, con degustazione del vino autoctono e dei prodotti solidali realizzati dalla cooperativa Ortovolante.
Pinete e cascate a Castelluccio Valmaggiore

Spinte e impulsi che devono servire anche a quelle aree tanto affascinanti quanto poco valorizzate. Castelluccio Valmaggiore è un valido esempio. A pochi chilometri da Faeto e dal più piccolo paese della Puglia, quella Celle San Vito che porta con sé anche la cultura e la lingua franco – provenzale, il piccolo borgo ospita il Museo Valle del Celone e la Pineta Petrera, una vasta area boschiva, ai margini del paese, in cui spicca la presenza dei caratteristici pini d’Aleppo, in cui fare passeggiate rilassanti sui comodi sentieri e pic-nic al fresco dell’ombra nell’aree appositamente attrezzate.
Inoltre la pineta è anche dotata di un’ ampia area gioco per i bambini e al margine della pineta si trova il caratteristico Ponte del Freddo, costituito da un arco a tutto sesto e con facciata in pietra d’intaglio. Suggestive anche le cascate del Torrente Freddo. Il turismo lento qui fa ancora fatica a diventare veloce, ma seguendo l’esempio di chi si è già consolidato, potrà muoversi ulteriormente. Perché i Monti Dauni sono un altro tesoro di questa terra.
Fonte: www.ambienteambienti.com