“Medici e infermieri latinoamericani, che si trovano in Italia, Europa o America Latina interessati a arrivare in Italia per essere assunti al servizio sanitario italiano. Con un decreto del governo italiano emanato il 17.03.2020 nell’art. 13, concede la facoltà alle province italiane di poter assumere personale straniero senza la necessità di rinnovare i rispettivi titoli di studio, come condizione principale è necessaria la certificazione di essere iscritto al Collegio professionale del paese di origine”.Il post è sulla pagina facebook dell’associazione Argentina per il mondo che si occuperà di creare una banca dati di professionisti disponibili a lavorare nelle diverse province italiane che richiedono la necessità di personale.
E’ Biccari, il paese dei Monti Dauni, ad aver avviato da tempo un’interlocuzione con l’associazione che ha sede a Rimini. Il sindaco Gianfilippo Mignogna scrive, in collegamento al precedente post: “Argentina per il mondo ha messo a disposizione la sua banca dati per la Regione Puglia”. Sono 200 i professionisti a disposizione, argentini, venezuelani, sudamericani che già vivono in Italia o che arriveranno da oltreoceano. Biccari aveva sottoscritto un protollo con l’associazione e per il mese di marzo era previsto l’arrivo di 6 argentini a Biccari per richiedere la residenza: “Questo rientra nella strategia delle aree interne, la lotta allo spopolamento e il turismo delle radici, i piccoli borghi sono considerati la dimensione ideale per l’integrazione”.
Il sindaco ha segnalato alla Regione Puglia i contatti con l’estero tramite il ponte italiano di Rimini, “poi spetterà alla Regione decidere il da farsi, certo i medici sono pochi, molto esposti, e questo è un grande aiuto”. Il respiro internazionale dei Monti Dauni e di Biccari – che si ritrova nelle feste dedicate agli emigrati o nei contatti con gli Usa sulla scia di Ralph De Palma– è raccontato anche dai vari gruppi social di residenti dei comuni montani nel mondo. “Biccari è piccola ma ha una grande comunità sparsa per il mondo. La distanza accentua la vicinanza”.
Sull’emergenza in corso Mignona evidenzia la difficoltà per i sindaci di ricevere comunicazioni in questo momento. “Non è facile stare dietro ad una normativa di emergenza che cambia da un giorno all’altro, la Protezione Civile non ci comunica chi sono le persone in quarantena per poter fare qualcosa, quindi noi dobbiamo solo interpretare i decreti. Da quello che emerge in queste ore, questa mancanza di informazioni si sta risolvendo, i sindaci devono sapere chi sono le persone in quarantena anche per potersi attivare”.
Redazione StatoQuotidiano.it
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