Sui Monti Dauni può capitare di tutto. Anche che una piccola frazione di poche case e qualche decina di abitanti, posta a pochi metri dai ruderi di un’antica torre, nasconda una storia millenaria, con un insospettabile alternanza di popoli e culture e vicende umane tanto rocambolesche da essere degne dei migliori romanzi di avventura.
L’attuale Tertiveri è stata un crocevia importante per tutto il territorio circostante, un sito medioevale di primaria influenza dell’arcivescovado di Benevento, una città di frontiera per i Bizantini nonché una delle più antiche e longeve sede vescovili dal 1058 ad oggi. La sua piccolissima chiesa di campagna, infatti, può vantarsi ancora oggi di essere sede titolare vescovile e Diocesi di Tortiboli!
I resti mortali di uno dei suoi primissimi vescovi, invece, recentemente venuti alla luce grazie agli scavi archeologici condotti dall’Università di Treviri e di Magonza, sono custoditi presso il museo diocesano di Lucera.
Qui ci sono passati proprio tutti! Dai bizantini ai longobardi, passando per normanni ed angioini, senza escludere i saraceni musulmani che conquistarono l’antica città sotto la guida di Abd-el Aziz che vi fece costruire una moschea al posto della cattedrale.
Ecco perché fermarsi a Tertiveri, oltre alla possibilità di godere delle bontà offerte delle masserie e fattorie presenti (un giro alla Masseria didattica Irene io lo farei…), può dare l’occasione di conoscere l’archeologia dauna e di fare un viaggio attraverso le tante storie e culture che si sono avvicendate in questa sempre più sorprendente Terra.