Restando in tema di prelibatezze locali è d’obbligo una visita al Mercato comunale a KM zero. Proprio all’ingresso del paese, infatti, un vecchio deposito comunale è stato trasformato in una galleria del gusto con una serie di locali messi a disposizione di nuove imprese fondate da giovani biccaresi desiderosi di sperimentare la propria idea imprenditoriale in un contesto protetto, senza avere l’affanno di dover da subito pagare l’affitto o di avere dei costi di gestione molto alti. Qui, oltre ai ragazzi di Ciocio Truffle e del Consorzio Terre di Biccari, potrete fare la conoscenza del pastificio l’Arte Antica di Salvatore De Bellis che, riprendendo la vecchia tradizione della pasta fresca fatta a mano, a messo su una produzione di qualità che sta conquistando fette sempre più importanti di mercato e, soprattutto, di buongustai.
L’ennesima dimostrazione, questa, della grande capacità e determinazione dei giovani biccaresi e della possibilità di fare impresa anche in un piccolo comune dei Monti Dauni e in un periodo tutt’altro che florido dal punto di vista economico.
Parola d’ordine: rigenerare!
L’idea del mercato a km 0 di Biccari è figlia di quella che è un po’ la visione generale dell’attività dell’amministrazione biccarese, ossia valorizzare le risorse esistenti al fine di cercare di far nascere da queste risorse delle occasioni, attraverso dei processi di “politica generativa”.
La ristrutturazione di vecchi depositi del Comune, grazie ad un finanziamento regionale, per realizzare locali da mettere a disposizione di nuove imprese giovanili che hanno bisogno di un incubatore in cui poter sperimentare la propria idea imprenditoriale senza avere l’affanno di dover da subito pagare l’affitto o avere dei costi di gestione molto alti.